I prestiti giovanili a fondo perduto sono dei finanziamenti ideati per contrastare la crisi economica e produttiva, accresciuta negli ultimi anni dall’emergenza pandemica, favorendo l’occupazione e l’immissione nel mercato del lavoro dei suoi beneficiari. Se anche tu hai pensato di usufruirne o ne hai sentito parlare e vuoi capirci di più, innanzi tutto devi sapere che si tratta di agevolazioni rivolte essenzialmente a giovani, in genere di età compresa tra i 18 e i 35 anni, donne e disoccupati. Puoi farne richiesta sia qualora tu voglia avviare una nuova impresa o una start up innovativa per ricoprire parte degli investimenti necessari sia che abbia già da tempo un’azienda attiva e intenda investire nel suo ammodernamento o in una riconversione magari in chiave ecologica.
Può candidarsi anche la tua piccola o media impresa collocata in un’area geograficamente svantaggiata nonché quella operante in settori ritenuti economicamente penalizzati rispetto ad altri quali quello agricolo, dell’artigianato, della cultura, del turismo, del no profit, dei servizi. Fai attenzione poiché nel caso di nuova attività questa deve necessariamente avere la forma di lavoro autonomo, microimpresa o franchising.
Come funzionano i prestiti a fondo perduto
Sono enti pubblici ed istituzioni quali l’UE, il Governo, le Regioni o i Comuni a stanziare tali risorse che vengono assegnate tramite una serie di bandi emessi periodicamente, spesso con cadenza mensile. Si parla di prestiti “a fondo perduto” o “d’onore” poiché una volta ottenuti non dovrai restituirne né il capitale né tantomeno il tasso di interesse calcolato sull’importo stesso: il suo ammontare può variare dal 35% al 50% fino a raggiungere talvolta il 90% (ad esempio per alcuni bandi erogati dal MiSE) mentre il rimanente può essere rateizzato con tasso agevolato per i cinque anni successivi. La percentuale dell’importo è calcolata esclusivamente sulle cosiddette spese ammissibili ossia destinate a:
- Acquisto o locazione di beni mobili e immobili
- Marketing e pubblicità
- Corsi di formazione e aggiornamento professionale
- Acquisto di attrezzature, macchinari, impianti
- Programmi informatici e TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione)
- eCommerce (logistica, packaging, customer care)
- Controllo qualità (individuazione e monitoraggio degli standard qualitativi dei prodotti realizzati)
- Incarichi e consulenze esterne
Queste spese sono stabilite per legge e possono comunque variare in base alla tipologia di bando. Il finanziamento ottenuto è cumulabile con altre agevolazioni, non ti preclude, cioè, la possibilità di poter partecipare a successivi bandi con l’unica limitazione data dal possesso dei requisiti espressamente richiesti. Ricorda inoltre che non è prevista alcuna disponibilità di garanzia reale né la firma di un garante come avviene per gli altri prestiti personali.
Come fare richiesta
Per poter accedere ai prestiti è necessario aderire ad uno dei vari bandi consultabili online sulle pagine e i siti internet dei principali enti pubblici che li erogano: bandi sempre aperti, per aree depresse, con scadenza, per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Una volta individuato un bando leggilo con attenzione, qui saranno indicati i requisiti necessari (fascia d’età, titolo di studio, competenze tecniche specifiche, appartenenza a determinate aree territoriali, forma societaria), iter di presentazione e termini di scadenza della domanda, i criteri di valutazione della tua proposta, la tipologia di fondo stanziato. Nel bando troverai anche l’eventuale richiesta di modulistica specifica da inviare all’ente e tutta la documentazione prevista. In genere la presentazione del tuo personale progetto deve essere accompagnata da:
- Un Business Plan (o piano di progetto) indicante la mission aziendale e gli obiettivi da raggiungere, l’analisi del prodotto/servizio che si intende offrire, la politica del personale ed informazioni economico/finanziarie (costi fissi e variabili)
- Un piano di marketing (o marketing plan) con obiettivi, pianificazione strategica e monitoraggio delle attività di marketing coerentemente al mercato di riferimento
- Una previsione aziendale con prospetto inerente ai 3 anni successivi alla realizzazione del progetto su entrate, profitti, spese, investimenti.
Le domande vengono esaminate secondo ordine cronologico e sottoposte ad una prima valutazione cui può seguire un colloquio diretto con il candidato che precede l’eventuale accesso al credito. Preparati a tempistiche a volte molto lunghe o all’esaurimento delle risorse economiche stanziate che potrebbe comportare la chiusura del relativo bando.
Inizia con Invitalia
Se anche tu vuoi cogliere questa opportunità e dare seguito al tuo spirito creativo ti segnaliamo Invitalia, agenzia a supporto della crescita economica del nostro Paese ed afferente al Ministero dello Sviluppo Economico, che si occupa della gestione degli incentivi nazionali e del finanziamento dei progetti di giovani e imprenditori: sul relativo portale puoi già trovare tantissimi bandi aperti come Resto al sud per lo sviluppo di nuove imprese ed attività libero professionali nel Mezzogiorno e Centro Italia, Cultura crea a sostegno del settore dell’industria culturale, creativa e turistica, Smart e start che finanzia start up innovative nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica, Digitour per agenzie di viaggio e tour operator.
L’esame del tuo progetto imprenditoriale da parte dei valutatori Invitalia avverrà attraverso un colloquio in presenza presso la sede fisica di Roma o da remoto attraverso l’app Skype for Business e avrà come focus: le tue esperienze formative e lavorative, il ruolo che ricoprirai e la sede operativa dell’impresa, i costi aziendali e la presentazione di una tipica giornata produttiva.
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