Capita spesso e volentieri che tante aziende si facciano una domanda ben precisa in merito all’uso di una stampante o fotocopiatrice.
Anzi, in realtà, la cadenza con cui si chiedono se convenga di più l’acquisto o il noleggio di un simile prodotto è praticamente annuale.
È facile mettere in evidenza un aspetto, ovvero che anche se al giorno d’oggi si tende a usare sempre più di frequente tablet, smartphone e tanti altri device tecnologici, l’impiego dei documenti cartacei è ancora notevole. In modo particolare nelle pubbliche amministrazioni, il volume di tali documenti è importante, ma anche nelle aziende private non si scherza.
D’altro canto, va detto che pure tutte quelle apparecchiature che sono legate alla stampa di documenti, con il passare del tempo, sono state migliorate, diventando molto più performanti rispetto al passato.
Anzi, si tratta di considerarle, al giorno d’oggi, alla stregua di veri e propri hub, su cui finiscono oppure vengono distribuiti i vari documenti da stampare. In questo modo, la gestione degli stessi è sempre ben organizzata e, al contempo, riesce a essere facile e veloce da mettere in atto.
Ebbene, nel corso degli ultimi anni è emersa una tendenza ben precisa a livello aziendale, ovvero quella di prediligere sempre più di frequente il noleggio come forma di contratto per poter disporre di dispositivi di stampa.
Per questo motivo, si suggerisce, però, di affidarsi solo a dei professionisti per il noleggio stampante Roma.
Solo in questo modo, si ha la certezza di interloquire con personale competente ed esperto, che sa trovare anche le giuste soluzioni in base alle esigenze aziendali.
Il risparmio dal punto di vista economico
Questo primo aspetto è sotto gli occhi di tutti.
In effetti, qualsiasi stampante, compresi quei modelli multifunzione che vengono utilizzati in ufficio, si possono considerare degli strumenti fondamentali dal punto di vista operativo, ma sono altrettanto costosi e pesano sulle casse della società o dell’azienda.
Ecco spiegato il motivo per cui si tende spesso a propendere per il noleggio, dal momento che le spese vengono diminuite fino a spezzettarle in rate mensili di importo ridotto, che non gravano molto sul bilancio aziendale.
La consulenza in fase di scelta
Spesso e volentieri le aziende che propongono il noleggio di una o più stampanti, mettono a disposizione della clientela anche un vero e proprio servizio di consulenza specializzata. In questo modo, non devono fare i conti con l’errore, che è comunque piuttosto diffuso, di puntare su una stampante sovradimensionata o, in alcuni casi, sottodimensionata.
L’aspetto più importante, in fondo, è quello di avere a disposizione un apparecchio per la stampa che sia rapido e al contempo performante rispetto a quelle che sono evidentemente le esigenze presenti nel proprio ufficio.
E avere una stampante con caratteristiche simili e che costi di meno rispetto a una stampante meno performante.
No proprietà, no cespiti
Un altro grande vantaggio legato alla scelta della formula contrattuale del noleggio deriva dal fatto che l’azienda non deve iscrivere a bilancio alcun tipo di cespite. Di conseguenza, non deve fare i conti con l’ammortamento del bene.
In effetti, la stampante, il fax o comunque l’apparecchiatura multifunzione che è stata presa a noleggio, rimane chiaramente di proprietà della ditta che la fornisce. Tutto questo vuol dire molto semplicemente che il cliente, in questo caso quindi l’azienda, non dovrà sobbarcarsi alcun tipo di costo fisso.
In realtà, peserà sulle sue spalle solamente l’onere di ottemperare al pagamento del canone di noleggio.
I punti di forza dal punto di vista fiscale
Un altro aspetto parecchio interessante in relazione alla formula del noleggio di una stampante è ovviamente quello fiscale. Il noleggio di un apparecchio di stampa, infatti, porta in dote anche dei vantaggi dal punto di vista strettamente fiscale. I canoni di noleggio, infatti, si caratterizzano per essere deducibili al 100% ai fini fiscali.
Non solo, dato che pure l’iva che viene applicata sui rispettivi canoni si può dedurre fino all’80%, mentre in ambito IRAP, non c’è differenza tra la quota capitale e la quota interessi, rendendo ancora più semplici i vari calcoli.