Il prelievo di sangue è un esame che viene svolto quotidianamente in diversi contesti. Come si può leggere su fisiosalusperugia.it, anche un centro medico con diversi specialisti può avere un’area adibita a punto prelievi.
Sono diverse le situazioni in cui ci si deve sottoporre a un prelievo del sangue. Nell’elenco è possibile includere, per esempio, la preparazione a un intervento chirurgico o a un evento medico come il parto naturale. Il prelievo di sangue può essere necessario anche come primo passo diagnostico per alcune malattie, come per esempio il diabete. Da non dimenticare è altresì il fatto di poterlo eseguire prima della visita con un dietologo. Il piano alimentare in questi casi deve essere propriamente chiamato dietoterapia. Per formularlo, lo specialista ha bisogno di avere sotto mano i valori ematici del paziente.
Anche se il prelievo del sangue è una procedura di routine, possono essere diverse le persone che vi si approcciano con grande difficoltà. Ecco perché è bene informarsi sui migliori accorgimenti per prepararsi all’esame.
L’importanza della tranquillità mentale
Il prelievo del sangue non è un intervento a cuore aperto, ma ci sono tante persone che lo vivono malissimo. Basti pensare, per esempio, a chi ha la fobia degli aghi. In questi casi, è essenziale essere mentalmente tranquilli e creare le condizioni favorevoli al proposito. I consigli che si possono seguire sono diversi e vanno dal chiedere a una persona cara di accompagnare fino al fatto di dedicarsi del tempo di qualità prima di recarsi al centro, scegliendo, per esempio, di meditare o di ascoltare musica rilassante.
Osservare le indicazioni relative al digiuno
Nei casi in cui il prelievo del sangue viene effettuato nelle ore mattutine, è opportuno, in alcuni casi, osservare un digiuno di 8/12 ore. Questo vale soprattutto nelle situazioni in cui è necessario rilevare i valori della glicemia.
Non dimenticarsi di bere
Prima di un prelievo del sangue è importante idratarsi adeguatamente. Il motivo è legato al fatto che, in questo modo, si favorisce la fluidificazione del sangue. Si tratta di un aspetto di grande rilevanza in quanto, nelle persone il cui sangue tende ad addensarsi, il prelievo può risultare estremamente doloroso.
Attenzione all’attività fisica
Per prepararsi al meglio a un prelievo del sangue, è fondamentale seguire pedissequamente le indicazioni del medico o del centro anche per quanto riguarda l’attività fisica. Spesso, infatti, è necessario astenersi dalla corsa o dall’allenamento in palestra per un lasso di tempo compreso tra le 8 e le 12 ore. Come mai? Perché può capitare che le conseguenze dello sforzo fisico alterino i risultati per alcuni valori, per esempio quelli dell’LDH (latticodeidrogenasi).
Focus sui farmaci
Proseguendo con i consigli da considerare nel momento in cui ci si sottopone a un prelievo del sangue e si punta a prepararsi al meglio, un doveroso cenno va dedicato ai farmaci. Essenziale è comunicare al centro presso il quale si effettua l’esame se si è in terapia con qualche medicinale e, qualora dovesse essere richiesto dagli specialisti, procedere alla sospensione dell’assunzione prima del prelievo.
No al fumo
Nei casi in cui, prima del prelievo del sangue, è richiesto un digiuno, è essenziale astenersi non solo dall’assunzione di cibo, ma anche dal fumo. Lo stesso si può dire per l’alcol e il té.
L’alimentazione nei giorni precedenti
Nei giorni che precedono il prelievo, è nodale fare attenzione a quello che si mangia. Gli esperti consigliano, per esempio, di tenere sotto controllo l’apporto di grassi. Soprattutto nei casi in cui si deve rilevare il valore dei trigliceridi, l’eccessiva assunzione di questi nutrienti può compromettere i risultati. Inoltre, mangiare troppi grassi può aumentare il rischio, per l’operatore che analizza il materiale prelevato, di trovarsi davanti a un plasma eccessivamente torbido. La stessa cautela andrebbe osservata con l’assunzione di zuccheri semplici, la cui influenza sui valori della glicemia si fa sentire anche sul medio periodo.