Se stai pensando di aprire un B&B, di certo ti interesserebbe saperne di più su come fare. In particolare magari vorresti sapere quali sono i requisiti fondamentali da avere per poter avviare un’attività di questo genere. Nel dettaglio potrebbe esserti utile sapere anche quali sono i costi, in modo da confrontare il tutto con il budget che hai a disposizione. Ti diciamo subito che dal punto di vista burocratico spesso le norme possono variare da regione a regione. Per questo dovresti sempre informarti con un esperto del tuo territorio. In ogni caso possiamo definire delle regole generali che valgono per tutta l’Italia. Ecco di che cosa si tratta.
I requisiti da tenere presenti
Per saperne di più su come aprire un B&B e su quali strategie adottare per promuoverlo, clicca qui. Potrai così anche scoprire quali sono i requisiti fondamentali perché si possa avviare un’attività di questo genere.
Innanzitutto per aprire un B&B devi disporre di un numero massimo di camere da tre a sei con arredamenti semplici, con un numero massimo di posti letto che va da sei a venti. Devi fornire il servizio di prima colazione e in questo caso i cibi e le bevande devono essere preconfezionati.
Quest’ultima regola comunque può variare in maniera più o meno flessibile a seconda delle regioni. Non c’è una regola precisa per quanto riguarda il cambio della biancheria, che comunque deve essere cambiata sempre dopo la partenza di ogni ospite. La pulizia in genere viene richiesta come quotidiana per tutti i locali.
Il gestore ha l’obbligo di comunicare i dati che riguardano gli ospiti alle autorità di pubblica sicurezza per tutti quei soggiorni inferiori ai 30 giorni.
Quali sono i documenti che occorrono
Dopo aver visto le regole fondamentali a cui si deve obbedire per gestire un’attività di B&B, vediamo adesso qual è l’iter burocratico e quali sono i documenti necessari per avviare l’attività. Anche se l’iter può variare da regione a regione, ci sono alcuni documenti che sono obbligatori per tutto il territorio nazionale.
Fra questi c’è la SCIA, che è la segnalazione certificata di inizio attività. Per presentare la SCIA in genere il Comune mette a disposizione sul suo sito web una funzione oppure, se non è disponibile, devi rivolgerti allo sportello SUAP.
I documenti da presentare sono quello d’identità e il codice fiscale del gestore e poi una serie di informazioni che riguardano l’ubicazione del B&B, il numero di posti letto, i servizi igienici e gli eventuali servizi complementari.
Come funzionano le tasse
Un altro aspetto da considerare è il campo fiscale. Le norme prescrivono da questo punto di vista che i ricavi che derivano da un’attività di questo genere vengono tassati come redditi diversi, come se fossero derivanti da attività che non viene esercitata abitualmente.
I redditi diversi sono soggetti ad un’aliquota Irpef in base a degli scaglioni di reddito. Questi vanno da una percentuale del 23% ad una del 43%. Naturalmente si tratta di redditi al netto di tutti i costi che servono anche per l’inizio dell’attività.
Questi possono essere di diverso genere. Innanzitutto ci sono le spese per la verifica dell’idoneità dell’immobile, i costi di adeguamento alla normativa antincendio e le spese per la sottoscrizione di una polizza assicurativa per proteggere gli ospiti, ma per proteggere anche la struttura.
Ricordati anche che può essere importante per iniziare questa attività investire qualcosa anche per quanto riguarda la promozione. A questo scopo per esempio può essere utile creare un sito web professionale, per assicurarti un importante afflusso di prenotazioni.
Si tratta tutte di incombenze preliminari che devi analizzare bene prima di avviare la tua attività, valutandone la possibilità e le opportunità che possono portare.