Sono numerose le persone che hanno come hobby la coltivazione di canapa. Nel momento in cui si decide di procedere indoor è necessario, per ovvi motivi, fare attenzione all’illuminazione artificiale. Lo è anche nei casi in cui si ha a che fare con la canapa autofiorente. Questa varietà, perfetta per i principianti, cresce sulla base dell’età, ma richiede comunque un focus sui cicli di illuminazione.
In virtù di quanto appena specificato, è molto importante scegliere con cura le fonti di luce. Nelle prossime righe, vediamo assieme qualche consiglio utile al proposito.
I termini tecnici da conoscere
Nel momento in cui ci si approccia da zero al mondo della coltivazione della canapa legale e ci si concentra sull’illuminazione, è necessario conoscere alcuni termini tecnici. Si tratta per la precisione di due unità di misura, i Lumen e i Kelvin. Nel primo caso, si ha a che fare con l’unità di misura del flusso che risulta visibile in uno specifico fascio di luce. Quando, invece, ci si trova davanti al Kelvin, si parla dell’unità di misura della temperatura di colore della luce.
Come avremo modo di vedere meglio nelle prossime righe, la temperatura di colore può fare una grande differenza a seconda della fase di crescita che sta attraversando la canapa.
Illuminazione delle piante di canapa: come cambia a seconda delle fasi di crescita
Come appena specificato, l’illuminazione delle piante di canapa varia a seconda della fase di crescita. Nel momento in cui le piantine stanno attraversando la loro fase vegetativa, la cosa migliore da fare è orientarsi verso luci dallo spettro blu. Per quanto riguarda la temperatura di colore precisa, un parametro ottimale è quello che corrisponde a circa 6500 K.
Quando dalla fase vegetativa la pianta passa a quella di fioritura, la necessità è quella di una luce caratterizzata da uno spettro cromatico rosso. Per fare un paragone con quello che succede nel momento in cui si coltiva outdoor, ricordiamo che si tratta di una situazione affine a quella del sole autunnale. Per dare qualche numero relativo alla temperatura di colore, facciamo presente che, in questo caso, ci si aggira attorno ai 2700 K.
Dove acquistare i LED per le piante di canapa
Il web è ormai un punto di riferimento inossidabile quando si parla di acquisto di soluzioni per illuminare le piante di canapa e non solo. Esistono numerosi negozi online, tra i quali spicca il growshop di Idroponica.it, verticale sul mondo della coltivazione delle piante e ideale da valutare nel momento in cui si cercano prodotti di alta qualità e un supporto professionale nel corso della scelta.
I vantaggi dei LED
Sul mercato esistono diverse soluzioni da considerare quando si parla di come illuminare le piante di canapa. Svariate sono le tipologie di lampadine per l’illuminazione delle coltivazioni indoor. Tra le più vantaggiose, però, troviamo senza dubbio quelle a LED.
Perché sceglierle per illuminare i propri raccolti di canapa? Prima di tutto per la loro lunga durata nel tempo. Il LED rappresenta il non plus ultra per chi vuole risparmiare e, oltre a ciò, ridurre la quantità di rifiuti presenti nell’ambiente.
Facili da gestire e in grado di funzionare a temperature basse, si contraddistinguono anche per un altro importante vantaggio. Di cosa si tratta? Della possibilità di gestire i diversi spettri utilizzando una sola lampadina per tutto il ciclo di crescita della pianta.
I LED, dati alla mano, sono una delle migliori soluzioni per stimolare, nelle piante di canapa, una produzione ottimale di tricomi. Inoltre, dal momento che non producono tanto calore, possono essere posizionate molto vicino alle piante. Il risultato? Una maggior esposizione alla luce e, come già detto, una resa maggiore.
Proseguendo con i vantaggi che contraddistinguono questa tipologia di lampadine nell’ambito della coltivazione della canapa, non si può non chiamare in causa il risparmio d’acqua dovuto ai processi di evaporazione ridotti.
Come in tutti i casi, anche in questo esistono diversi contro. Tra i principali, rientra la già citata mancanza di calore, che può rivelarsi uno svantaggio non indifferente d’inverno.