Se si parla di uno dei fondamenti base dell’economia, non può non essere presa in considerazione quella capacità di confronto, rapporto e scambio di opinione che caratterizza qualsiasi dinamica sociale ma che allo stesso tempo, nella dinamica dell’economia, è fondamentale nella sua struttura. Come insegnano piattaforme come e-conomy.it, si tratta di un aspetto necessario che non può essere assolutamente sottovalutato. Per questo motivo, se si vuole analizzare lo scambio di opinioni su una tematica economica, sociale, culturale e politica, una delle entità più importanti che va presa necessariamente in considerazione è quella che riguarda il Club Bilderberg. Ma che cos’è questo club, come funziona e qual è il suo scopo?
Che cos’è il Club Bilderberg: storia e funzione del gruppo
Se non si è amanti dell’economia o pratici del settore, il nome e la storia del Club Bilderberg possono essere anche ignorati, nonostante la composizione del gruppo di 130 economisti, che discutono di argomenti come politica, cultura, socialità e economia.
La prima conferenza c’è stata grazie al ruolo del noto banchiere statunitense David Rockefeller, che ha portato alla realizzazione dell’incontro nel 1954 nei Paesi Bassi, all’interno dell’hotel de Bilbderberg, da cui il nome del gruppo stesso che ha fatto la storia dell’economia. Da quel momento in poi è stato uso comune l’invito di personalità molto importanti nel mondo in questione, come – nel caso della prima conferenza – Bernhard van Lippe-Biersterfeld, Paul Van Zeeland e Paul Rijkens.
Il successo della prima conferenza fu tale da permettere agli organizzatori stessi di pensare ad un incontro annuale, che si reggesse sulla stessa natura. Per questo motivo, fu istituita una commissione permanente che facesse capo ad alcune figure rappresentative (nello specifico, alla morte di Retinger il segretario fu Ernst van der Beugel).
Membri del Club Bilderberg e impianto organizzativo
Una delle caratteristiche fondamentali del Club Bilderberg è la sua capacità di essere costantemente oggetto dell’attenzione mediatica, pur offrendo beh pochi dettagli del suo operato al pubblico. Nello specifico, i nomi dei partecipanti sono resi noti al pubblico, nonostante la dinamica di ogni incontro sia discretamente serrata, essendo la natura degli stessi limitata al pubblico stesso e a tutti i media. La conferenza di 130 economisti fa capo ad alcune figure rappresentative, che nel corso della storia sono cambiate e si sono evolute, facendo parte della commissione permanente.
In generale, tra i nomi che fanno parte della commissione stessa non possono non essere citati Bernhard van Lippe-Blesterfeld, Walter Scheel, Alec Douglas-Home, Eric Roll, Peter Carington, VI barone Carrington, Etienne Davignon ed Henri de Castries, ultimo tra i membri effettivi che fa parte della commissione permanente a partire dal 2001.
La dinamica degli incontri non è stabilita da un calendario fisso, ma è abbastanza variabile nella sua natura. Il primo incontro nella storia del Club Bilderberg c’è stato nel dal 29 al 31 maggio del 1954, ad Oosterbeek nei Paesi Bassi, mentre – guardando alla cronologia degli incontri che si sono succeduti nel corso degli anni, l’ultimo c’è stato dal 30 maggio al 2 giugno a Montreux, in Svizzera.